LUNEDì 7 GIUGNO ALLE ORE 15
verrà svelato tramite nostra pagina facebook, IL RESPONSO DELLA GIURIA.
Ecco chi ha dedicato la sua professionalità per valutare le opere:
Per competenze cinematografiche e teatrali/coreutiche
Giancarlo Domenghini
Formatore, Coop. Ruah Bergamo, Coordinatore “Integrazione Film Festival”
Michele Marinini,
Attore, regista teatrale, organizzatore e formatore in ambito teatrale
Paolo Turro
Regista Diplomato Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti Milano
prof. Adelio Gregori
già Docente alle Scuole Superiori di 2° grado, membro di Giuria di diverse rassegne cinematografiche
Per competenze giornalistiche (ad ampio raggio)
Tadeusz Konopka,
Giornalista, già corrispondente ANSA, Varsavia
Per competenze specifiche sul tema del concorso
Prof. Maddalena Salvemini
Docente di storia e filosofia al Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta (Bari)
Di seguito trovate LA SINTESI DEI CONTENUTI/ DESCRIZIONE DELLE OPERE CHE SONO STATI CHIAMATI A VALUTARE
LE PAROLE RIMANGONO NEGLI OCCHI
ENAIP LOMBARDIA – LECCO, LC
Classe III, indirizzo Panetteria Pasticceria
Le parole di questo periodo di pandemia se ne andranno, si scioglieranno col tempo, cancellate dalla pioggia, superate da altri fatti, belli o brutti.
Ma tutto quello che abbiamo vissuto, comprese le parole ascoltate, o dette, o taciute, rimangono e rimarranno nell’anima e, attraverso gli occhi, saranno sempre visibili e ascoltabili.
Un segno indelebile.
La Pandemia ci ha rubato la nostra Primavera
I.I.S.S. “G. Ferraris – F. Brunelleschi” – EMPOLI, FI
Interclasse, indirizzi vari
Silenzi. Attese. Sguardi smarriti. Un progetto di gruppo per realizzare un cortometraggio che diventa racconto solitario. Imparare a raccontare per immagini attraverso una primavera vista dalla finestra. Imparare a guardare, prima di tutto se stessi. Racconti singoli che diventano trama collettiva e sincera. Un finale aperto ma fiducioso perché le relazioni autentiche restano, si rinnovano e crescono anche quando si è separati.
NON SEI SOLO
I.I.S.S. “A. Gentileschi” – NAPOLI, NA
Classi III A, III C, indirizzo liceo linguistico
Durante il giorno del suo sedicesimo compleanno, Federico ripensa a tutti i bei momenti trascorsi insieme al suo migliore amico, prima che il virus rovinasse la normalità.
RIFLESSI DI VITA
I.I.S.S. “Don Giovanni Colletto” – CORLEONE, PA
Classe II ASA, indirizzo Liceo Scientifico, opzione Scienze applicate
Dal fluire di una vita normale ci si trova costretti all’improvviso a vivere isolati, a interrompere quei legami che fanno sentire “vivi” nonostante la monotonia.
C’è chi nega addirittura l’evidente pandemia che falcia la vita di tante persone, che semina paura e terrore: tutti chiusi a casa, privati del contatto e di tutti quei legami umani, vitali per percepire il respiro della vita.
E’ possibile vivere così aggrappati ad un filo esile della vita, isolati e soli?
Dove rintracciare la causa di tutto questo malessere?
Si deve agire: osservare, riflettere, osare, per fare spazio a quell’arcobaleno “colorato” del pianeta umano.
DECAMEBLOG
Liceo Scientifico “Filippo Lussana” – BERGAMO, BG
Classe III B, indirizzo ESABAC
8 marzo 2020.
È questo il giorno in cui è stato dichiarato un lockdown nazionale a causa della pandemia di COVID-19.
È ormai passato più di un anno da questa data.
In questo tempo ci siamo abituati a sentire parole come “lockdown”, “pandemia” e “coronavirus”; a vivere questa nuova vita, dettata da limitazioni, dai colori delle regioni in continuo cambiamento, dall’isolamento; a sentire ogni giorno il bollettino dei contagi; ci siamo abituati persino alla morte, agli ospedali pieni, ai cimiteri senza posto per tutti i corpi.
È di questo che i ragazzi vogliono parlare: cosa è stata per i ragazzi la pandemia? Come ha influenzato la loro vita di tutti i giorni? E qual è il modo migliore per parlare di un argomento che ha colpito tutti così tanto e così a lungo se non attraverso delle storie?
I ragazzi hanno dunque pensato di scrivere questo blog in cui, attraverso novelle, interviste e video nello stile del Decameron di Boccaccio, hanno espresso le loro sensazioni, le loro emozioni, le loro paure e speranze e tutti i modi in cui questa pandemia li ha influenzati.
Questo è il loro Decameblog: per ciascuna giornata, proprio come ha fatto Boccaccio, si è scelto un tema rilevante per l’esperienza di un adolescente: relazioni, silenzio, monotonia, feste, sogni infranti e sogni ritrovati, emozioni, futuro.
Il blog contiene video, pensieri, brevissimi frammenti di canzoni, pagine di diario, interviste, immagini.
COVID19, LA SFIDA E IL SOGNO
VOX CLAMAT IN DESERTO
Liceo Scientifico “G. Marinelli” – UDINE, UD
Gruppo Danza e Allievi classe 2N
Il concetto chiave in apertura è la solitudine quale cifra distintiva ed improvvisa vissuta dalle nuove generazioni a partire dal febbraio dell’anno scorso. Questa condizione di isolamento è stata tra le cause di un’implosione psicologica ma anche ha costituito il centro propulsore di un’ampia analisi introspettiva alla ricerca di un ALTROVE. Da questa ragione deriva la scelta di interpretare a livello coreutico testi di Seneca di forte impatto introspettivo. Naturalmente tutte le coreografie sono state concordate con la docente di riferimento, inviate alla stessa che a sua volta tramite Meet procedeva alla correzione, visionando con le allieve coinvolte tutta la sequenza e registrate a casa. A raccordo delle varie sezioni coreutiche si sono inseriti testi di Autori (TUCIDIDE, LUCREZIO, BOCCACCIO, MANZONI, CAMUS) coniugati a paesaggi volutamente spogli prima di ambienti naturali poi di paesi deserti.
Il video centrale presenta una coreografia a più ampio respiro su musiche di EINAUDI a significare la debole speranza che si è fatta varco nella mente dei giovani: la danzatrice con un nastro arcobaleno dà vita ad un duetto destinato ad essere un invito ad intraprendere un CAMMINO NUOVO. I movimenti scelti sono più flessuosi ed armonici interrotti a volte da improvvisi arresti e sospensioni con una orchestrazione circolare.
All’origine del terzo video c’è un’ampia riflessione che ha coinvolto le classi: la necessità di trovare valori completamente rinnovati tra i giovani. In questo contesto si colloca la sfida di pensare ad una Bellezza che superi gli stereotipi accettati fino a questo momento: una bellezza che si fonda su principi interiori e supera anche la barriera stessa della disabilità.
Il video conclusivo vuole essere un inno alla vita rinnovata fino dalle fondamenta e contraddistinta da valori profondamente diversi. In questo caso le scelte musicali sono state fortemente incisive: Under the wood è una composizione musicale di Gaelynn Lea, compositrice segnata da un profondo handicap fisico ma che è comunque in grado di realizzare sonorità completamente nuove generate dall’interpolazione di influssi celtici, musica folk americana ed europei. PUR NEL DISTANZIAMENTO le ragazze sono protagoniste a stretto contatto con la natura di un’azione collettiva gioiosa.
E’ questo il messaggio conclusivo di VOX CLAMAT IN DESERTO: dal deserto della contemporaneità pandemica si alza la voce delle nuove generazioni portatrice di un MESSAGGIO RIVOLUZIONARIO.