Durante un incontro del comitato scientifico, ci è stato proposto dai funzionari della Provincia di Bergamo di partecipare come partner al bando UPI – Azione Province giovani, titolato così:
LA POLIS CHE VORREI–DIALOGO TRA GIOVANI AMBIENTE E CULTURA
Già si percepiva l’affinità dei contenuti con la nostra mission, ed approfondendo abbiamo confermato ancor più quest’ idea.
Da sempre Giovanidee si occupa di bandi, e di collaborare con enti e istituzioni, in questo progetto, oltre la Provincia di Bergamo a fare da capofila, incontriamo ancora una volta il CEA centro di etica ambientale (abbiamo avuto il piacere di ascoltare il suo presidente, Valle, come relatore ai nostri convegni), ABF – azienda bergamasca formazione, e ACLI Bergamo.
L’obiettivo è quello di promuovere tra le giovani generazioni una maggiore partecipazione alla vita sociale, politica e cultuale della propria comunità, sperimentando proposte e percorsi culturali che possano trasformare la propria polis (la città che vorrei) in un territorio ambientalmente ed eticamente più sostenibile.
Una “polis desiderata” dai movimenti e associazioni giovanili in cui si cerca di costruire un dialogo, “etico ed ecologico”, in un’ottica interdisciplinare, tra vecchie e nuove generazioni, per tutta la cittadinanza.
I giovani diventano in tal senso protagonisti della trasformazione che i nostri territori dovranno affrontare per la salvaguardia e tutela del proprio ambiente, collaborando con le politiche di educazione ambientale che coinvolgono il mondo dell’Istruzione e della formazione professionale.
Nello specifico:
1.attraverso percorsi formativi e laboratoriali nelle scuole, stimolare e educare i giovani alla riflessione e adozioni di comportamenti eco sostenibili sui temi della filiera agroalimentare, del dialogo tra ambiente e cultura e dell’etica e dell’ecologia sociale;
2.attraverso il coinvolgimento di giovani amministratori e associazioni giovanili, migliorare le politiche relative all’organizzazione di eventi culturali giovanili, orientandole verso la sostenibilità ambientale, attraverso laboratori che rendano i giovani in grado di organizzare eventi (nuovi o convertendo quelli già esistenti) in maniera sostenibile.
3.Coinvolgere i giovani nell’elaborazione di linee guida e prodotti, anche multimediali, che possano valorizzare e diffondere sul territorio e soprattutto tra giovani coetanei la conoscenza di buone pratiche e replicarle/generarne di nuove in tema di promozione cultuale e sostenibilità del territorio.
Per attuare ciò, oltre a partecipare alle riunioni preliminari con i partner, Giovanidee coordina il comitato tecnico scientifico.
Esso è composto da rappresentanti del mondo della scuola e di associazioni impegnate in tematiche ambientaliste, per supportare e monitorare la realizzazione di alcuni importanti output progettuali.
Oltre ai nominativi segnalatoci dai partner, in ragione della loro esperienza maturata nelle tematiche di progetto e per il ruolo strategico che rivestono, abbiamo chiesto ad alcuni insegnanti, che negli anni ci hanno riposto la loro fiducia, di fare parte di questo team.
Siamo fiduciosi che le incertezze del periodo e le criticità che regnano del mondo della scuola, dell’associazionismo e degli eventi, saranno ben gestite per arrivare alla scadenza del bando con materiale di qualità che permetta di migliorare la vita comunitaria con sostenibilità e replicabilità futura.