Concorso 2021/2022
Da Corleone a Bergamo per ritirare il premio dell’edizione numero 16 del concorso internazionale di Giovani Idee ed assistere alla cerimonia di presentazione della 17/a edizione (dopo il lancio internazionale di 10 giorni fa a Madrid) che, in concomitanza con la Capitale della Cultura, avrà come tema proprio «Oltre la fragilità: la cultura come cura». Quindici studenti dell’istituto siciliano “Don Giovanni Colletto” sono stati ospitati ieri nella sala consiliare della Provincia per la premiazione dell’edizione 2021-2022 del concorso organizzato dall’associazione bergamasca, che quest’anno chiederà ai ragazzi di riflettere su come l’arte e la cultura possono rappresentare un mezzo in grado di superare le fragilità. La proposta invita gli studenti delle scuole superiori a mettersi in dialogo con questo tema e ad intraprendere un percorso di ricerca, ideazione e produzione di lavori attraverso diversi linguaggi. «Le idee dei giovani – ha detto il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi – sono linfa vitale e possono aiutarci a integrare e ampliare lo sguardo con una prospettiva di lungo termine, e la Provincia vuole essere parte attiva di questo processo».
A ricordare che la città si sta preparando all’inaugurazione della Capitale della Cultura, in programma il 20 gennaio 2023, è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla, che ha sottolineato l’importanza delle iniziative che danno la possibilità ai giovani d’incontrarsi e di viaggiare. E proprio tra Bergamo e Brescia, in primavera, ai ragazzi che avranno realizzato i lavori migliori sarà offerta la possibilità di partecipazione a una «residenza creativa» durante il quale potranno finalizzare i loro elaborati, confrontandosi con i colleghi di altre nazioni. «Il progetto di Giovani idee intende promuovere nuove collaborazioni per sviluppare dialoghi interculturali capaci di produrre risultati positivi in termini umani, artistici e culturali – ha spiegato Gianpiero Benigni, promotore e anima di Giovani Idee -. Nel 2023 saremo in piena sintonia con la programmazione di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura».
Sergio Cotti